Il Garante della Privacy in un comunicato ha reso noto di aver multato Vodafone per aver trattato in modo illecito i dati dei propri utenti a fini di telemarketing.
Garante Privacy apre istruttoria e contesta i comportamenti scorretti
Il Garante aveva aperto l’istruttoria a seguito delle centinaia di segnalazioni e di reclami presentati dai consumatori che venivano contattati in maniera continuativa da Vodafone e dalla sua rete di vendita per promuovere i suoi servizi di telefonia e di internet.
Il Garante ha rilevato nella gestione dei dati dei consumatori da parte di Vodafone le seguenti criticità:
violazione dell’obbligo del consenso da parte degli utenti all’utilizzo dei propri dati
utilizzo di numerazioni fittizie o comunque non censite nel Registro degli Operatori di Comunicazione (Roc) per chiamare gli utenti a fini promozionali, che riconduce a call center abusivi non rispettosi delle norme di tutela dei dati personali
acquisizione da fornitori esterni e utilizzo di liste di nominativi da contattare senza il consenso degli interessati
insufficiente adozione delle misure di sicurezza nei sistemi di gestione della clientela, contattati da sedicenti operatori Vodafone per attività fraudolente.
Garante Privacy multa Vodafone
Alla luce delle violazioni riscontrate nell’istruttoria, il Garante della Privacy ha comminato a Vodafone una multa di 12.251.601,00 euro.
Ulteriori misure del Garante nei confronti di Vodafone
Il Garante ha inoltre ordinato a Vodafone di:
dimostrare che i contratti sono attivati solo tramite chiamate da numeri censiti e riscritti al Roc
acquisire le liste anagrafiche da soggetti terzi solo in presenza del consenso specifico, libero e informato, delle persone
introdurre sistemi che permettano di provare che le procedure a fini di telemarketing avvengano nel rispetto delle disposizioni sul consenso
irrobustire i sistemi di sicurezza per impedire accessi abusivi alla propria lista di clienti.
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