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ENERGIA, LA FRETTA E' CATTIVA CONSIGLIERA

Aggiornamento: 27 ott 2022

Rischi ed opportunità con il mercato libero



Con il progetto Tutela: Consapevolezza e conoscenza, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con fondi del ministero dello Sviluppo Economico, l'Adiconsum del Friuli Venezia Giulia, in veste di capofila, e l'Adoc Friuli Venezia Giulia, in qualità di partner, sono attualmente impegnate a dare assistenza sul tema della liberalizzazione del mercato dell’energia. Con i loro sportelli attivi su tutto il territorio regionale, le due associazioni stanno dando una mano a tutti quei consumatori che si sono già rivolti o sono interessati a passare dal mercato tutelato a quello libero. Nelle sedi è anche disponibile una agevole guida pubblicata proprio allo scopo di informare gli utenti sui rischi e le opportunità.

Quando il mercato dell’energia (energia elettrica e gas) era a tutti gli effetti un monopolio, il consumatore aveva un riferimento unico. Dal 1962 (anno di nascita dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica) fino ad anni recenti, infatti, tutte le attività legate alla produzione, al trasporto e alla vendita di energia elettrica, sono state per legge riservate solo a Enel, pur esistendo altri soggetti autorizzati a produrre energia elettrica, ma a venderla esclusivamente ad Enel, anziché immetterla direttamente nel mercato.

Con la liberalizzazione del mercato le cose sono cambiate.

Tra il 2003 e il 2007, si è dato il via alla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica e del gas per i clienti residenziali. Al pari delle imprese che già potevano farlo, anche le famiglie hanno così avuto la possibilità di cambiare gestore: il mercato dell'energia è diventato completamente libero, con l'introduzione della concorrenza tra i vari operatori e tariffe diverse. Resta il fatto che chi vuole può rimanere con il proprio fornitore, ricevendo le garanzie e le tariffe del cosiddetto mercato di maggior tutela e mantenendo le condizioni contrattuali ed economiche fissate dall’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas.

Si tratta, dunque, di un’opportunità, non di un obbligo. Oggi circa una famiglia su 4 in Italia ha scelto di passare al mercato libero.

Con questa scelta, le famiglie possono segnare alcuni risparmi, ma è importante sapere che per ottenerli è necessario stare dentro i parametri previsti dai vari contratti che vengono proposti dalle ormai innumerevoli società entrate nel mercato. Il rischio per coloro che non riescono a gestire in questo modo i propri consumi, è di avere non già un risparmio, ma un aumento in bolletta. Altrettanta attenzione va, inoltre, posta nei confronti delle modalità di fatturazione, ovvero sulla periodicità delle bollette (bimestrali, trimestrali etc.).

I vantaggi per le famiglie che hanno scelto il mercato libero sono stati stimati mediamente nel 5-10% a bolletta. Il fatto che in Friuli Venezia Giulia siano ancora relativamente pochi quelli che hanno optato per questa scelta deve far riflettere tutti. Alla base dello scarso appeal non c’è solo la poca informazione in materia, ma soprattutto la consapevolezza che, per un risparmio quasi effimero, non valga la pena abbandonare il mercato tutelato dai prezzi di riferimento dell’Autorità per l’Energia.

Solo se le imprese elettriche proporranno offerte con risparmi ben più consistenti le famiglie saranno indotte a passare al mercato libero.


Alcuni accorgimenti per far calare comunque il costo della bolletta.

· Eliminare le lampade alogene a favore di quelle a basso consumo

· Quando si acquistano elettrodomestici nuovi prediligere, anche se costano di più, quelli con classe di efficienza energetica elevata (risparmi stimati fino al 40%)

· Usare il condizionatore in modo oculato

· Evitare lo scaldabagno elettrico e preferire quello a gas

· Non lasciare in stand by gli apparecchi elettrici

· Spostare i consumi degli elettrodomestici energivori nelle ore serali e nei fine settimana.


Prima di cambiare fornitore è meglio passare presso una delle associazioni consumatori presenti sul territorio, o comunque informarsi per esempio visitando i seguenti siti internet:

www.autorità.energia.it

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