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STREAMING ILLEGALE


GDF e Polizia di Stato sequestrano oltre 5.500 siti illegali e 350 canali Telegram. A loro va il nostro plauso. Servono campagne di informazione e di educazione ai consumatori per spiegare come lo streaming illegale non solo è un reato, ma alimenta la criminalità organizzata e sottrae posti di lavoro 12 novembre 2020 - Il Nucleo speciale Frodi telematiche della GDF ed alcuni esperti della Polizia postale hanno coordinato la partecipazione italiana ad una vasta operazione internazionale di contrasto alla pirateria, che in violazione del diritto d’autore diffonde illegalmente contenuti protetti, tra cui eventi sportivi, film e serie tv. Sono 19 gli stati europei interessati da questa gigantesca retata, che si è avvalsa dei canali di cooperazione giudiziaria internazionale afferenti all’Agenzia Europea Eurojust e che ha messo in atto simultaneamente in tutti gli stati interessati un Action Day di portata storica: perquisizioni e sequestri, provvedimenti di custodia cautelare, oscuramenti di siti e spegnimenti da remoto di server, confisca di attrezzature, denaro e conti PayPal. Una grande operazione, che ha praticamente stroncato una vasta organizzazione criminale internazionale, capace di generare profitti grazie ad abbonamenti abusivi che gli incauti utenti pagavano anche in criptovalute. Le nostre Forze dell’Ordine hanno saputo condurre un’operazione straordinariamente impegnativa nonostante il momento difficile che stiamo vivendo - ha commentato Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale - A loro va il nostro plauso.

Adiconsum – prosegue De Masi - è fortemente impegnata sul tema della lotta alla pirateria e alla contraffazione con iniziative, come “Io sono Originale”, e con campagne informative ed educative rivolte anche al mondo della scuola, come il progetto "Peers2Peers Say NO". In merito a quest’ultimo progetto, rendiamo noto che il prossimo 17 novembre è in programma un grande evento live streaming per la premiazione delle scuole che hanno partecipato inviando i lavori dei ragazzi per il Concorso “Giornalisti in Erba” organizzato da Agenzia DIRE, partner del progetto.

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